L’Acqua Pubblica nel Contratto di Governo del Cambiamento
La prima stella del M5S è l’Acqua Pubblica e tutti noi abbiamo partecipato alla campagna referendaria del 2011 che che ha portato oltre 26 milioni di persone alle urne per dire che l’acqua deve stare fuori dal mercato e che su di essa non si può fare profitto.
Parliamo di un monopolio naturale, del bene più prezioso che abbiamo, di una risorsa finita che dobbiamo proteggere e tutelare con tutte le nostre forze.
L’impegno per l’acqua pubblica ed il rispetto per il risultato referendario del 2011, è chiaramente delineato nel “contratto di governo” e come nella passata legislatura, anche nella XVIII Legislatura appena iniziata abbiamo depositato il testo di legge che è la risposta al referendum del 2011: “Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipata del ciclo integrale delle acque”. Questo è il titolo ed il testo è frutto del lavoro iniziato nel 2007 dai Comitati per l’Acqua Pubblica e delle modifiche apportate insieme negli ultimi 5 anni a fronte dei provvedimenti dei passati governi che hanno invece spinto con forza verso la mercificazione dell’Acqua.
È la Proposta di Legge A.C. 52.
Un vero e proprio testo unico sul tema acqua in cui oltre a porre in termini di legge alcuni principi cardine per assicurare a tutti l’accesso al diritto umano acqua, vengono affrontati una serie di importanti questioni:
– revisione delle concessioni sia per le minerali che per contrastare l’accaparramento delle fonti,
– governance pubblica e partecipata del servizio, tutela della qualità dell’acqua e maggiori controlli e trasparenza sui dati,
– esclusione dalle competenze dell’ ARERA della definizione della tariffa e del controllo sulla gestione del SII e di tutto quanto riguarda la gestione della risorsa acqua, al fine di riportare tale competenza in capo al Ministero dell’ambiente,
– fondi pubblici per ammodernare le infrastrutture idriche,
– un fondo per la ripubblicizzazione della gestione dei sii,
– partecipazione cittadina nella gestione del SII attraverso strumenti appositi,
– abrogazione dei provvedimenti successivi al referendum del 2011 e che ne stanno di fatto impedendo l’attuazione.
È nostra convinzione che la forma di gestione dell’azienda speciale di diritto pubblico sia la migliore per garantire il servizio alla cittadinanza non avendo quale scopo finale l’erogazione di utili ai soci ma appunto l’erogazione del servizio.
È altresì nostra convinzione che l’acqua non possa essere usata come appiglio per non risolvere l’annosa questione dell’emergenza abitativa.
Resta forte la volontà del M5S di dare risposta al referendum del 2011, di tutelare la risorsa idrica e di garantirla a tutti essendo l’acqua diritto umano universale.
Di seguito il comunicato emanato dal Forum dell’Acqua a fronte della pubblicazione del Contratto di Governo: Comunicato Forum
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