Acqua, il nostro lavoro di ogni giorno

Le giornate mondiali accendono una luce, ne abbiamo quasi una al giorno, e oggi 22 marzo è quella dell’acqua. Scriviamone, parliamone, guardiamo i dati e confrontiamoci, oggi che è il #WorldWaterDay2021 e tutti i giorni. Soprattutto ogni giorno e ancora più adesso che siamo nel mezzo di una transizione ecologica che non può dimenticare l’acqua, la più preziosa tra le risorse.

Il lavoro del Movimento 5 Stelle sull’acqua prosegue ed ha come obiettivi principali la ripartenza degli investimenti del settore e la tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione. 

In questi anni siamo stati l’unico argine al dilagare delle privatizzazioni e delle speculazioni sul diritto umano all’acqua. Ci siamo impegnati per difenderla e tutelarla contro l’inquinamento. Abbiamo promosso misure per ridurre gli sprechi e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Lavoriamo ogni giorno per sbloccare risorse e immaginare una gestione sostenibile che assicuri la risorsa alle generazioni future.

Ecco cosa abbiamo fatto come Movimento 5 Stelle  dall’inizio della legislatura ad oggi, sul tema acqua. E a seguire il nostro contributo per il capitolo idrico del PNRR ed oltre. C’è molto da fare, non è un percorso facile perché le resistenze sono molte ma non c’è giorno che non lavoriamo affinché il tema dell’acqua sia presente.

 

Cosa abbiamo fatto

  • Fondi per le infrastrutture idriche: abbiamo lavorato per avviare rapidamente il piano nazionale per il settore idrico sbloccando subito 750 milioni di euro e un miliardo in 10 anni, al fine di affrontare le perdite nella rete, ristrutturare gli acquedotti, incentivare misure di risparmio idrico, realizzare grandi infrastrutture di adduzione e invaso delle acque per usi plurimi. 
  • Depurazione e procedure di infrazione europea: abbiamo lavorato per dare più poteri al Commissario alle Depurazioni, ora che è stato nominato procederemo con una ricognizione dei dati per Regione per uscire dalle procedure di infrazione che ci costano 60 milioni di euro ogni anno.
  • Ex Eipli: abbiamo bloccato il più grande processo di privatizzazione dell’acqua in Europa. Abbiamo approvato per legge la costituzione di una grande azienda pubblica per progettare e realizzare gli investimenti nelle infrastrutture idriche di tutto il distretto dell’Appennino meridionale a cui appartengono 7 Regioni. Continueremo a monitorare l’avvio di questo processo e a difenderlo con le unghie e con i denti. 
  • Tutela dei più fragili durante l’emergenza Covid. Abbiamo attivato canali per agire tempestivamente e bloccare ogni distacco di utenza durante l’emergenza sanitaria, assicurando così che nessuno rimanesse senza acqua in un momento in cui l’accesso è essenziale per la tutela della propria salute e di quella di tutti i cittadini.

 

Cosa vogliamo fare attraverso il PNRR e oltre

La transizione ecologica non può prescindere dall’acqua. Il PNRR è lo strumento per agire e difendere la risorsa in un’ottica di lungo periodo sostenibile e circolare.

  • Potenziamo i fondi. Servono fondi per le reti di distribuzione, per le depurazioni, per il Piano idrico nazionale. I 5 miliardi per ora previsti nel capitolo sull’idrico sono solo la base di partenza, sono molte le voci che chiedono un aumento della cifra: oltre a quanto previsto dai piani industriali delle aziende e dai Piani di ambito, sarebbero necessari altri 10 mld di investimenti su tutto il territorio nazionale e in prevalenza nel Sud e Centro Italia. Lo Stato deve investire in modo massiccio e regolare; servono poi circa 5 miliardi l’anno di investimenti su tutto il comparto idrico. Anche il Fondo di garanzia per potenziare le infrastrutture idriche deve essere nutrito, lo scopo è aiutare i gestori, soprattutto i più piccoli che vedono diminuire l’entrata legata al pagamento delle bollette. Dobbiamo intervenire in modo definitivo sulle perdite: il 47,6% dell’acqua prelevata viene dispersa e il 42% delle perdite avvengono nella rete di distribuzione contro una media europea del 23%.
  • Riforme volte al rafforzamento della governance pubblica e al maggiore coordinamento tra i soggetti coinvolti in modo da ridurre la frammentazione. Dobbiamo guardare alla risorsa con uno sguardo circolare, non esiste il comparto dell’agricoltura, quello dell’allevamento, l’industria o la rete potabile. L’acqua è una e tanti sono gli usi che se ne fanno. Sono queste le premesse per attuare il risparmio idrico e riutilizzare sempre più le acque reflue. I soggetti che si occupano di acqua sono tanti, troppi, devono parlarsi e agire all’unisono.
  • Le procedure per selezionare e portare avanti i progetti devono essere più snelle e rapide, tanti soggetti lo chiedono: semplifichiamo le procedure e la selezione dei progetti, in primis quelli in stato avanzato e aggiornato.
  • Investiamo in ricerca e innovazione. Quotidianamente il mondo delle aziende o quello accademico fanno passi avanti su tecnologie per il risparmio idrico, l’irrigazione intelligente, il controllo della qualità delle acque e molto altro. Ascoltiamo e accogliamo queste idee.
  • Le acque minerali sono un business, basta con le acque minerali e sì alle acque del sindaco, basta con lo strapotere di chi sfrutta l’acqua di fonte senza controlli e senza corrispondere il giusto allo Stato ed in particolare alle Regioni.
  • La prospettiva di lavoro sull’acqua deve essere di lungo periodo: Acqua 2050 è il nostro orizzonte per tutelare la risorsa, assicurarla alle generazioni future e proteggerla dalla speculazione.

 

Acqua 2050: infrastrutture, efficienza, sostenibilità

31 marzo 2021 evento online

Nel prossimo futuro si gioca l’importante sfida della transizione ecologica, nella sfida agli effetti del cambiamento climatico la risorsa idrica ha un ruolo di primo piano. Per questo nei giorni successivi alla Giornata mondiale dell’acqua, il 31 marzo, vogliamo fare il punto sulle partite aperte. 

 

Il PNRR che scandirà l’azione politica da qui a 5 anni e gli spunti del Piano Colao per interventi migliorativi su tutto il territorio nazionale. Sono numerose le voci che chiedono che la rivoluzione blu sia una priorità del PNRR. Non possiamo prescindere dall’acqua, risolvere il gap infrastrutturale tra Nord e Sud è un capitolo non più rimandabile, servono interventi sulle dighe, gli acquedotti, i depuratori. 

Il CITE come soggetto di raccordo tra i diversi ministeri coinvolti sul tema acqua, come i diversi gli usi idrici (potabile, agricolo, industriale) possono avere un unica regia con obiettivi di sostenibilità a più livelli

Forum Mondiale Acqua 2024, l’Italia è tra i candidati per ospitare l’incontro internazionale che sarà una preziosa opportunità di dialogo con i Pa esi esteri. Quale è il modello che il nostro Paese vuole mettere in campo per garantire l’acqua alle generazioni future?

Introduce e modera Federica Daga

Interventi: Luigi Di Maio, Roberto Cingolani, Stefano Patuanelli, Giancarlo Cancelleri, Ilaria Fontana, Vito Crimi, Giampiero Trizzino, capigruppo Camera e Senato o altri in via di definizione

Condividi l'articolo su: FacebooktwitterFacebooktwitter