DDL CONCORRENZA: SU SERVIZI LOCALI TESTO MIGLIORATO E TUTELATA GESTIONE IN HOUSE

Sulla parte del disegno di legge delega sulla Concorrenza che riguarda dei servizi pubblici locali, e in particolare la gestione delle risorse idriche, trasporti e rifiuti, l’intenso lavoro in seno alla maggioranza ha determinato un netto miglioramento del testo licenziato dal Consiglio dei ministri.

Abbiamo ottenuto importanti modifiche, a cominciare da quelle a garanzia della tutela e della non discriminazione della forma di gestione cosiddetta ‘in house’. Il nostro contributo nella definizione dei criteri per l’istituzione dei regimi speciali o esclusivi è stato determinante.

Il testo – che sarà modificato dal Parlamento – riconosce le specificità del nostro Paese che ne giustificano la permanenza: tra i criteri, infatti, abbiamo inserito anche le peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento.

Altro importante risultato lo abbiamo ottenuto eliminando la revisione dei regimi di proprietà delle reti e rimarcando invece due principi importanti: la tutela della proprietà pubblica di esse, che è e deve restare inalienabile; l’adeguata tutela del gestore uscente, sacrosanta se vogliamo che si facciano investimenti adeguati.

Quanto ai regimi di gestione in autoproduzione dei servizi, i cosiddetti regimi di gestione in house, abbiamo ottenuto che si eliminasse la motivazione anticipata e il corrispondente obbligo di inviarla in anticipo all’Autorità Antritrust. La norma modificata prevede soltanto una relazione che renda conto delle ragioni non solo economiche, ma anche sociali per cui l’ente locale decide di scegliere o confermare questa modalità di gestione. L’ente gestore ha così modo di valorizzare, in questa motivazione qualificata, le ragioni etiche, ambientali e sociali della scelta.

Il monitoraggio dei costi, infine, è stato esteso a tutte le tipologie di gestione ed abbiamo ottenuto che sia eliminato il riferimento all’obiettivo di tutelare la concorrenza. Obiettivo del monitoraggio è ora la necessità di garantire che la gestione, indipendentemente dalla tipologia, avvenga secondo i criteri di qualità, efficacia ed efficienza del servizio, com’è giusto che sia. L’intenso lavoro fatto con le altre forze di maggioranza ha messo degli importanti punti fermi nella salvaguardia di forme di gestione che nella quasi totalità dei casi hanno mostrato di essere efficienti e adeguate alla dimensione territoriale cui appartengono, ragion per cui non ci sono motivi per non ritenerle meritevoli di tutela.

(COMUNICATO STAMPA)

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