Il Covid aggrava l’emergenza casa dei più deboli

Comunicato stampa Emergenza abitativo, Daga (M5s): il covi aggrava l’emergenza casa dei più deboli, il ministro De Micheli intervenga

 

“L’emergenza sanitaria si protrae e in questi mesi di difficoltà dobbiamo tenere alta l’attenzione sulla fascia più fragile della popolazione: ci sono migliaia di famiglie in emergenza abitativa. Interveniamo non solo con misure d’emergenza legate alle conseguenze della pandemia, iniziamo a mettere mano all’emergenza abitativa strutturale. Siamo un Paese in cui la casa ancora purtroppo non è un diritto ma un privilegio” lo afferma Federica Daga, deputata del Movimento 5 Stelle componente della Commissione Ambiente, Lavori pubblici e territorio alla Camera.

“Siamo in un contesto che rende ancora più difficoltosa la quotidianità di non pochi cittadini in situazione di disagio abitativo, chi ha perso il lavoro o lo ha notevolmete ridotto non è in condizione di pagare l’affitto. Ho presentato un’interrogazione al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, per sapere quale sia lo stato di attuazione della legge 80/2014 relativa all’emergenza abitativa e l’attuale disponibilità dei fondi da essa previsti. È opportuno monitorare l’uso delle risorse per eventualmente pensare di stanziarne di nuove e prevedere una proroga del blocco di sfratti e sgomberi fino al termine dell’emergenza sanitaria” prosegue Daga.

E aggiunge: “Ho chiesto inoltre al Ministro se può fornire una prima valutazione relativa agli strumenti previsti dal DL Cura Italia e se il Governo pensa di prevedere all’interno dei prossimi provvedimenti, o della predisposizione del programma di interventi relativo al Recovery Fund, l’inserimento di un fondo per l’acquisto degli immobili invenduti per poi poterne disporre a scopo sociale”.

Non possiamo ignorare la realtà dei fatti: interi settori lavorativi sono in crisi quando non completamente azzerati, le persone che non riescono a pagare l’affitto non possono essere lasciate sole perché sono proprio le più esposte. L’allarme arriva dal terzo settore e dalle strutture che ogni giorno lavorano con i più deboli. Per citare qualche dato pensiamo che solo nel 2016 sono stati emessi più di 60 mila provvedimenti esecutivi di sfratto, il 90% di questi dovuti a morosità incolpevole. Secondo i più recenti dati Istat nel 2020 in Italia più di un quarto della popolazione viva in condizioni abitative non soddisfacenti, e mentre un milione e 619 mila le famiglie in Italia versano in condizioni di povertà assoluta, un milione e 708 mila famiglie hanno bisogno di una casa. Non permettiamo che l’ennesimo diritto rimanga solo su carta, facciamo tutto ciò che è possibile, come istituzioni, per il rispetto della dignità umana” conclude Daga.

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