Bernie Sanders: l’acqua per tutti non è un’idea estremista

Quasi due milioni di persone senza accesso ad acqua corrente e servizi igienici di base, 200mila famiglie senza fognature e oltre 10 milioni di case che ancora vedono passare l’acqua in tubature di piombo. Città con la prima fonte di acqua potabile a 30 chilometri di distanza. Dove siamo?
In un Paese in via di sviluppo? No. Siamo in America. È Bernie Sanders a firmare un intervento sul Guardian e a spiegarci come nel Paese più ricco del mondo l’acqua è ancora lontana dall’essere un diritto per tutti. Anni di privatizzazioni e speculazioni uniti a scandali ambientali rendono gli Stati Uniti un Paese che non garantisce l’acqua ai suoi cittadini. L’invito del senatore del Vermont è un sempre maggiore investimento sulle infrastrutture idriche ma è solo il primo passo in un Paese in cui il prezzo dell’acqua è aumentato del 40% negli ultimi 10 anni. Privatizzare e non investire non è la soluzione, l’acqua è troppo preziosa per essere trattata come una merce. E pensare che questa debba essere per tutti non può essere considerata un’idea radicale.

Di seguito la traduzione dell’articolo.

L’acqua potabile è un diritto umano ma in America assomiglia di più a una macchina per fare soldi

Quando si parla di infrastrutture idriche, i livelli americani assomigliano più a quelli di un Paese in via di sviluppo, è arrivato il momento di cambiare

Come può essere che nel mezzo di una pandemia, bambini che vivivono in uno dei Paesi più ricchi del mondo siano stati avvelenati sall’acqua del rubinetto? Per decine di anni il nostro governo ha anteposto i profitti delle lobbies alla garanzia di acqua sicura per le persone. Abbiamo trascurato il più fondamentale investimento pubblico necessario a tenere gli americani in salute e al sicuro. Ora che l’America affronta una battaglia di salute pubblica senza precedenti, non possiamo continuare sulla strada in cui le compagnie sono state autorizzate a comprare in blocco, privatizzare e trarre profitto da un diritto umano fondamentale. La soluzione è fermare la privatizzazione  è tempo che il Congresso chiuda un periodo di decine di anni di trascuratezza e investa subito miliardi nel sistema idrico pubblico così da poter finalmente garantire acqua potabile per tutti. 

È per questo che ci siamo uniti al rappresentante Ro Khanna (rappresentante dello Stato della California alla Camera dei Rappresentanti) per presentare Water Affordability, Transparency, Equity and Reliability (Water) Act. Una legislazione esauriente che fornirebbe fino a 35 miliardi l’anno per ristrutturare le infrastrutture idriche dell’intero Paese.

Incredibilmente, quando parliamo di infrastrutture idriche, le sfide dell’America assomigliano a quelle di un Paese in via di sviluppo. La American Society of Civil Engineers valuta la nostra infrastruttura per l’acqua potabile  con una “D” e quella delle acque di scarico con una “D+”. La Environmental Protection Agency stima che il liquame grezzo straripa almeno 23mila volte ogni anno. Fino a 1.7 milioni di americani hanno una carenza nell’accesso ai servizi idraulici di base come toilette, vasche, docce, o anche la fondamentale acqua corrente. Quasi 200mila famiglie sono totalmente sprovviste di un sistema di acque di scarico. Fino a 10 milioni di case in America ricevono acqua che passa da condutture in piombo. A sei anni dall’inizio della crisi dell’acqua, Flint ancora non ha acqua pulita. E nel frattempo a Denmark, South Carolina, le famiglie sono costrette a percorrere più di 30 chilometri ogni mese per procurarsi acqua potabile pulita.

Non solo gli americani devono fare i conti con una scarsa qualità dell’acqua spesso anche dannosa per la salute ma abbiamo anche il “privilegio” di pagarla uno sproposito. Prima dell’arrivo del coronavirus, circa 14 milioni di famiglie non erano in grado di pagare la loro bolletta dell’acqua il cui prezzo è cresciuto di oltre il 40% dal 2010. Di questo passo più di un terzo delle famiglie americane potrebbe non essere il grado di saldare il conto dell’acqua da qui a 5 anni. Per di più, a causa del tracollo economico dovuto al coronavirus, milioni di americani non sanno quando riceveranno la loro prossima busta paga e rischiano di perdere così la fornitura di acqua. Visto che gli esperti ci dicono che questa malattia mortale sarà con noi per un altro po’ di tempo, le famiglie come dovrebbero lavarsi le mani regolarmente quando le compagnie del servizio gli taglieranno l’acqua?

Non dovrebbe essere un’idea radicale dire che tutte le famiglie devono poter essere in grado di proteggersi dal coronavirus o da altre malattie lavandosi le mani e praticando una buona igiene con acqua pulita ed economicamente abbordabile nelle proprie case. La nostra legge è concepita per assicurare alle comunità svantaggiate – incluse quelle piccole, rurali e le comunità indigene – ricevano fondi e servizi per garantire tutti. Il Water Act prevede assegnazioni a famiglie e comunità per intervenire sull’infrastruttura idrica, rimpiazzare conduttore e montare filtri per l’acqua potabile. Le scuole ricerverebbero un miliardo per migiorare l’infrastruttura idrica. E le società di gestione dovrebbero ingaggiare qualcuno che controlli i distacchi, le discriminazioni e le violazioni dei diritti.

Il popolo americano non può aspettare un giorno in più. I genitori non dovrebbero preoccuparsi che i propri figli siano esposti a seri problemi di sviluppo bevendo acqua contaminata dai rubinetti delle loro scuole. Le persone non devono essere costrette a scegliere se pagare il cibo o la bolletta dell’acqua. Vista la portata della crisi, e visto quanto l’accesso all’acqua è fondamentale per sconfiggere la pandemia, si deve prevedere anche una bolletta ammortizzata. Gli Stati Uniti non possono avere acqua contaminata o economicamente non alla portata di tutti, quando le persone dei Paesi ricchi aprono il rubinetto dovrebbero poter bere acqua pulita. Visto che abbiamo a che fare con un virus che ha già ucciso 120mila americani, il lavaggio delle mani, la sanificazione e un ambiente igienico non sono negoziabili. Andiamo avanti insieme e chiediamo che il Congresso faccia finalmente gli investimenti necessari per far avere acqua sicura a tutti gli americani, mettendo le vite delle persone prima dei profitti aziendali. La sopravvivenza delle comunità più deboli dipende da questa scelta.

 

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